venerdì 8 luglio 2011

Gli altri mostri della Universal

La figlia di Dracula
di Lambert Hillyer

Beh beh, non male.
La contessa Maria Zaleska è una vampira (o una vampiressa ?), figlia del temuto Conte Dracula.
All'inizio del film la vediamo bruciare i resti del defunto (?) padre e poco dopo veniamo a sapere che Van Helsing è stato arrestato per omicidio.
Ma al contrario di Dracula, Maria disprezza la propria natura e desidera avere una vita normale, così si rivolge al dottor Jeffrey Garth per cercare una cura alla condizione del vampirismo. La donna sarà combattuta tra l'amore per Garth, il desiderio di guarire, e la sua inarrestabile sete di sangue.
Dracula è uno dei personaggi che tollero meno così come tutto il genere vampiresco, ma questo film in particolare mi è piaciuto. E' uno dei primi horror della Universal che tenta di andare oltre, superando la forma limitativa del semplice horror vampiresco.
C'è una storia d'amore impossibile, un'anima tormentata, il vampirismo trattato come una condizione medica... insomma tutte tematiche più mature, trattate con uno stile meno ingenuo del solito.
Gloria Holden è perfetta, ha un viso glaciale ma anche lo sguardo pieno di malinconia che dona un pò di vita al personaggio.
Molto bella la scena in cui attira nella sua magione una ragazza inconsapevole, con la scusa di ritrarla.

Il figlio di Dracula
di Robert Siodmak

Ecco, qui purtroppo si fa un passo indietro.
Lon Chaney Junior è il conte Alucard (hurr), presumibilmente un altro figlio del conte (ma quanti ne ha ?) o forse proprio Dracula in persona.
Poco importa. Il vampiro viene invitato in Louisiana da Kay, una donna appassionata di occultismo che sta per convolare a nozze con l'amato Frank.
La ragazza però si concede volontariamente ad Alucard e diventa una sua concubina. Frank scopre tutto, e tenta di uccidere il conte, ma la pallottola lo attraversa e uccide Kay (aha!), così il povero innamorato viene accusato di omicidio.
Non moderno come il film precedente, ma la storia è ben costruita e ci sono un paio di spunti interesanti. Prima di tutto il triangolo che viene a formarsi tra Kay, Frank e Alucard, poi l'ingiusta incarcerazione di Frank che non può dimostrare la propria innocenza e infine la scelta di Kay, che non è una vittima inerma ma sceglie volontariamente di diventare una vampira per raggiungere l'immortalità.
Non è poi tanto male neanche questo, e il twist finale è davvero riuscito.
E' il primo film in cui viene mostrata la trasformazione di Dracula da uomo a pipistrello, trucco ottenuto con l'alterazione della pellicola

Il figlio di Frankenstein
di Rowland V. Lee

Uuuuh finalmente l'incontro tra Karloff e Lugosi in un film della Universal ("Signor Lugosi, era perfetto come spalla di Karloff" "Vaffanculo!").
E niente, anche Frankenstein aveva dei figli.
Wolf von frankenstein si trasferisce nel castello paterno con moglie e figlio, ma ovviamente ci casca anche lui, trova il laboratorio paterno e si rimette al lavoro sullo stesso esperimento. A fargli pressioni c'è Ygor (l'ennesimo, ma non si capisce mai se è lo stesso), un contadino storpio sopravvissuto all'impiccagione che conosce il segreto dei Frankenstein.
Insomma il mostro torna in vita, ma è di nuovo muto e incontrollabile, così Ygor lo usa come uno schiavo per vendicarsi sui cittadini.
Ingenuo come tutti i precedenti Frankenstein, ma non completamente da bocciare. Ha qualche trovata registica di tutto rispetto, e ci sono una paio di momenti riusciti, però non aggiunge quasi nulla ai due titoli precedenti
Notevole anche il trucco di Lugosi, vistosamente imbruttito e con uno sgradevole bozzo sul collo spezzato. L'attore anni prima aveva rifiutato il ruolo del mostro di Frankenstein, perché secondo lui il personaggio era muto e privo di carisma. Ora invece finisce per affiancarlo. Che beffa!

Il terrore di Frankenstein o Il fantama di Frankenstein
di Erle C. Kenton

Uuuargh! Con questo film Lon Chaney Jr diventa l'unico uomo nella storia ad aver interpretato Dracula, L'Uomo Lupo e Frankenstein (non contemporaneamente eh).
La trama ricomincia da dove l'avevamo lasciata in Il figlio di Frankenstein. Ygor e il mostro (che come Chaney ha guadagnato qualche chilo) si mettono in viaggio alla ricerca di Ludwig, il secondo figlio del barone Henry Frankenstein.
La creatura non carbura più molto bene, quindi Ygor chiede a Ludwig di donargli un nuovo cervello, ma in realtà progetta di dar inserire il proprio cervello nel corpo del mostro per ottenere la sua immensa forza e l'immortalità.
Un film all'altezza dei suoi predecessori, che però ha il pregio di aver in qualche modo anticipato l'ondata di horror trash degli anni successivi.
Resurrezioni, mostri, trapianti di cervello... Ormai non sapevano più cosa inventarsi.
Chaney non fa rimpiangere il moscissimo Karloff.
Lugosi regala un'altra viscidissima interpretazione. Alla fine anche lui è costretto ad interpretare la creatura di Frankenstein. Una sconfitta che avrà faticato a digerire, ma almeno è riuscito a far parlare il mostro, anche se con un accento ungherese.

Frankenstein contro l'uomo lupo
di Roy William Neill

Chi non vorrebbe assistere a uno scontro del genere ? Boh, tutti ?
A proposito dell'ondata di trash di cui parlavo prima, comincia la pratica barbara di far scontrare i mostri classici in film confusionari e affollati.
Lawrence Talbot, alla sua seconda apparizione in un film, si rende conto di non poter morire a causa della maledizione che lo trasforma in un lupo ogni notte di luna piena (Anche se nel film precedente bastava un pò di argento ad uccidere un licantropo...).
La sua unica speranza è raggiungere il castello di Frankenstein e trovare gli appunti del famoso scienziato che ha scoperto i segreti della vita e della morte.
Qui trova la temutissima creatura addormentata nel ghiaccio (In Il fantasma di Frankenstein finiva da tutt'altra parte, ma le incongruenze non sono mai troppe in questi film) e si imbatte in Elsa Frankenstein, figlia del Ludwig del film precedente.
Aiutati dal Dottor Mannering, cercano il modo di dare la pace eterna a Talbot, ma lo scienziato non resiste alla tentazione di riportare in vita il mostro...
Uno dei più terribili, non ha ne capo ne coda, e lo scontro tanto atteso si riduce a una rapida baruffa nel finale.
Ormai la tendenza è trovare ogni volta un modo diverso per resuscitare i 3 mostri e costringerli ad affrontarsi.
Io però non riesco ad odiarli, sono troppo ingenui e nonostante tutto mi divertono sempre.
La cosa migliore di questo film e dei seguiti è la figura di Lawrence Talbot, un uomo tormentato che non può combattere conro la sua stessa natura ma che non può nemmeno porre fine alle proprie sofferenze. Un tema stranamente forte per questo tipo di pellicole.

Ah, altra beffa per Lugosi. Ancora una volta è costretto a interpretare il mostro tanto odiato.
Inoltre la produzione aveva deciso di renderlo di nuovo muto, perché nelle prime proiezioni private gli spettatori non avevano gradito lo strano accento della creatura.
Una sconfitta a metà, visto che Lugosi compare su schermo soltanto per pochi istanti. Ormai aveva 60 anni e non era più in grado di affrontare una giornata di riprese. Nella maggior parte delle scene viene sostituito da degli stuntman, non solo nelle scene di azione.

Al di là del mistero (House of Frankenstein)
di Erle C. Kenton

Ecco il primo incontro tra le tre creature della Universal o "monster rally". Purtroppo.
C'è anche un ricambio generazionale, perché il mostro di Frankenstein viene interpretato da Glenn Strange e il Barone Dracula da John Carradine, che torneranno entrambi nel film successivo. Karloff invece compare nel ruolo del perfido Dottor Niemann mentre Chaney è ancora una volta Lawrence Talbot.
Il Dottor Niemann è un discepolo di Henry Frankenstein incarcerato per i suoi esperimenti. Evaso dalla prigione con il gobbo Daniel, tenterà di vendicarsi, uccidendo tutti quelli che lo hanno fatto arrestare.
Durante la fuga si imbatte in un circo dove trova i resti di Dracula, così resuscita il vampiro e se ne serve per eliminare il primo dei suoi nemici. Poi raggiunge il castello di Frankenstein dove trova i corpi di Talbot e della creatura.
Una volta risvegliato, Talbot decide di aiutare Niemann nelle sue ricerche, così potrà finalmente trovare un modo per morire. Ma ovviamente lo scienziato è interessato solamente a riportare in vita il mostro...
Tanti mostri e tante idee riciclate, come per la pellicola precedente salvolo solo la sottotrama di Talbot. E' evidente che ormai non cè più nessun interesse a rispettare la continuità degli eventi, basta solo mettere in scena i mostri.
Ah, Dracula compare per pochi minuti e viene liquidato in un istante.

La casa degli orrori (House of Dracula)
di Erle C. Kenton

Finalmente è finita, più o meno.
Sia Dracula che Talbot cercano l'aiuto del Dottor Edelmann per guarire dalle loro condizioni "particolari".
Il vampiro viene sottoposto a delle trasfusioni, mentre Talbot viene curato grazie alle spore di una misteriosa pianta.
Ma il sangue di Dracula fa impazzire il Professor Edelmann che riporta in vita il mostro di Frankenstein e inizia a terrorizzare la città.
Beh molto meno peggio del precedente.
Intanto mi piace quando in questo genere di film si cerca di dare una spiegazione scientifica molto dettagliata alle varie mostruosità.
E poi, nonostante le incongruenze già citate, la storia è molto bella. Talbot finalmente vicino a una possibile cura, Edelmann che diventa una sorta di Dottor Jekyll diviso tra il desiderio di fare del bene e quello di causare morte e distruzione. Insomma molto meno banale del solito, con degli spunti drammatici mica male.
Peccato per il modo ridicolo in cui vengono introdotti Dracula e Frankenstein. Il primo sembra seriamente convinto di voler guarire, ma appena può, manda tutto all'aria e riabbraccia la sua vera natura. Il secondo viene buttato in mezzo alla storia senza rispettare la continuità con il film precedente. Prima era in un posto e adesso è in un altro, anche ai protagonisti la cosa sembra alquanto strana, ma si danno una spiegazione senza senso e se la fanno bastare.
Da notare la presenza del primo personaggio femminile con la gobba che io ricordi in un film. E' Jane Adams nel ruolo dell'infermiera Nina, che in locandina viene indicata come uno dei mostri della pellicola.

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